Scopri l’inaspettato segreto dei banchieri: ecco quanto dovresti realmente avere nel tuo conto corrente per vivere sereno

C’è una somma giusta da tenere sul conto corrente per non avere pensieri? Ecco qualche consiglio per non essere colti di sorpresa dalle spese improvvise!

Le nostre tasche a volte sembrano avere il buco, vero? Ma quanto ci dovremmo tenere da parte per non finire in rosso e dormire sogni tranquilli? Ebbene, vediamo di fare un po’ di chiarezza su quanto tenere sul conto corrente per stare più sereni.

Immaginiamo questa situazione: tra la spesa al supermercato, il caffè con gli amici e quelle piccole sorprese che la vita ci riserva quando meno ce lo aspettiamo, le uscite possono diventare un serio problema per il nostro portafoglio. Quindi, conoscere bene le spese fisse e quelle variabili, e mettere da parte qualcosa per le emergenze, è fondamentale.

Fissi e variabili: le spese sotto controllo

Le famiglie non sono tutte uguali e le necessità possono cambiare di giorno in giorno. Pensa, ad esempio, quando bisogna aggiornare il corredo scolastico dei bambini o affrontare una riparazione improvvisa dell’auto. Quindi, avere sotto occhio le uscite fisse come mutuo o affitto e le bollette è il primo passo.

Ma cosa si fa poi? Beh, con un semplice foglio di calcolo potremmo tenere nota di tutto quel che entra e esce dalle nostre tasche. Questo ci permetterà di essere sempre aggiornati e pronti a gestire eventuali cambiamenti, come una riduzione dello stipendio.

Il segreto per un conto corrente in salute

Una buona norma di partenza è quella di mirare ad avere sul conto una somma che copra da 3 a 6 mesi delle nostre uscite. Ad esempio, se mensilmente spendiamo 1000€, sarebbe utile avere da parte una quantità che vada dai 3000€ ai 6000€. Così, almeno per le piccole urgenze, siamo a posto.

E se dovessimo ritrovarci con più soldi del previsto? Be’, magari è il momento di pensare a investire, magari in un Conto Deposito o in Titoli di Stato. Ma attenzione, prima di fare mosse importanti è meglio parlarne con qualcuno che di finanze se ne intende davvero, così da valutare bene pro e contro delle varie strade possibili.

“Non è l’uomo che ha troppo, ma l’uomo che ha più di quanto sa usare”, scriveva Lucio Anneo Seneca. In tempi di incertezza economica, la gestione delle finanze personali diventa un argomento di primaria importanza per garantire non solo la sopravvivenza ma anche una certa qualità di vita. La regola del pollice, che suggerisce di mantenere sul proprio conto corrente una riserva di liquidità pari a 3-6 mesi delle proprie spese vive, è più che una semplice raccomandazione: è una bussola per navigare nel turbolento mare dell’economia domestica.

Questo approccio non solo offre un cuscinetto di sicurezza contro le spese impreviste, ma apre anche la porta a potenziali investimenti per chi ha risorse eccedenti. In un mondo in cui le spese fisse e quelle impreviste si fanno sempre più pressanti, soprattutto per le famiglie numerose, questa strategia potrebbe fare la differenza tra il vivere con serenità o trovarsi costantemente sul filo del rasoio. Consultare un referente finanziario diventa quindi non solo una scelta saggia, ma quasi un dovere per chi desidera navigare con prudenza nelle acque spesso tempestose dell’economia personale e familiare.

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